Capita
mai di dover fare un favore, affrontando un impegno con superficialità
per poi rendersi conto che i risultati ottenuti sono superiori ad
ogni aspettativa? Ebbene questo fu quello che accadde una sera d'inverno
al TAB, locale in centro a Mestre esattamente in Via Rosa nelle
vicinanze di Piazza Ferretto, gestito da uno dei futuri creatori
del Tabià DinnerDance.
FOTO TABIA'
TRATTA DAI NOSTRI ARCHIVI: (clicca per ingrandire)
Una sorte di "special
guest"... infatti feci apparizione solo per una notte. Convinto
che se avessimo "fatto bene" quella sera, ne sarebbero
seguite sicuramente delle altre, cosa che invece non accadde, mi
accinsi a preparare tutta l'attrezzatura necessaria, avevo a disposizione
solo due Pioneer CD-J, niente giradischi, potevo questa volta utilizzare
tutto ciò che avevo a disposizione senza andare ad attingere
alle risorse musicali di Alberto. Avevo già "assaggiato"
la tecnologia dei lettori Pioneer nelle serate al NewAgeCafè
e FusoOrario grazie a NIKKODJ quindi non ebbi alcun timore.
FOTO TRATTA
DAI NOSTRI ARCHIVI: (clicca per ingrandire)
Quella sera decisi
di dare il massimo proponendo una sequenza irresistibile di brani
che avrebbero fatto ballare chiunque. Con l'evolversi della serata,
toccai ben presto l'una del mattino, ora ufficiale di chiusura,
che fu praticamente "scordata" giungendo senza accorgemene
alle due con una marea di persone sopra i tavoli a ballare. Io e
LucaL. ci guardammo stupiti e orgogliosi del lavoro svolto. Avevo
fatto i miei calcoli, cosa poteva far felice un gestore se non un
incremento delle consumazioni? E così nella speranza di avere
un riscontro positivo che mi avrebbe portato a diventare DJ RESIDENT
del venerdì notte, spinsi sulla tipologia di musica con un'escalation
di solo successi che in quel periodo portavano alla perdizione e
all'abbandono più totale nell'alcool. Questa mia tattica
non raccolse i risultati sperati e sebbene "la folla"
inneggiasse a continuare con la musica, i gestori, benché
stupiti della reazione della loro clientela, non concessero una
seconda volta. I motivi di tale decisione ancor oggi me li chiedo,
la cosa non ha senso a meno che non accadde qualcosa "dietro
le quinte" che per gelosia del gestore Massimo nonché
DJ, la socia del locale per non inasprire ulteriormente i rapporti
lavorativi, preferì rinunciare.
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