Nel
1990 iniziarono i primi esperimenti sonori dove applicai tecniche
di mixaggio del tutto particolari e personalizzate che, entro poco
tempo, mi portarono ad acquisire notevole dimestichezza e fluidità.
Non disponendo di molte compilations e dischi, iniziai a registrare
su cassetta tutte quelle trasmissioni radio che proponevano solo
musica dance, per poi prendere i pezzi migliori e provare a montarli
tra di loro, cercando sempre di dare una certa continuità
alla sequenza mixata e tenendo un'uguale battuta. Nella difficoltà
di ottenere un buon risultato a causa delle diverse velocità
e stili di musica trattati, iniziai ad inserire piccoli effetti
sonori tra una canzone e l'altra che aiutavano a "distrarre"
l'ascoltatore, staccando di netto un genere o una battuta diversa
da quella precedente, in maniera non troppo invadente e passando
in tutta tranquillità al pezzo successivo la sequenza con
notevole maestria. Per capirci, sin da subito adottai una tecnica
di mixaggio simile al campionatore, strada obbligata e dettata dall'impossibilità
di eseguire 2 pezzi simultaneamente, come invece solitamente si
usa fare con 2 semplici piatti ed un mixer. Tale vincolo segnò
in modo indelebile il mio stile di mixaggio, che ancor oggi, propongo
in ogni produzione audio.
ALCUNI FILES
TRATTI DAI NOSTRI ARCHIVI (1990-91):
Fonte audio acquisita da Cassetta Tape
Experiment 1
Tape
Experiment 2
Inutile dire che
gli effetti a disposizione erano davvero pochi, laser, bomba, rumore
di puntine strisciate sul disco... insomma i più comuni.
Mi creai un DATABASE, all'epoca cosa impensata da chiunque, dove
raccogliere e catalogare tutti gli effetti sonori presenti su varie
cassette, segnandone l'esatto punto di ricerca, grazie all'utilizzo
del contagiri "resettato" sul triplo zero ad ogni inizio
di lato.... un po' come si faceva per i giochi della Commodore con
il registratore a cassetta !!! Ecco... finalmente avevo a disposizione
una varietà di effetti pronti per essere montati nelle mie
"TAPE-COMPILATIONS" opere storiche dedicate alla sola
distribuzione locale tra amici... una specie di BETA-TEST durato
5 anni, che servì a vedere se valeva la pena continuare o
no la mia avventura musicale. Sebbene non ebbero un successo plateale,
le TAPE-COMPILATIONS furono la mia "palestra sonora" grazie
alla quale mi allenai a migliorare giorno dopo giorno la qualità
di montaggio, accostando nuove tecniche di mixaggio, nuovi dj, nuovi
generi musicali, alle mie conoscenze di sempre. Si, iniziarono le
prime collaborazioni con altri DJ's inizialmente compagni di classe
della scuola media, io curavo il lato A e a turno gli amici si adoperavano
per il lato B, avevo decisamente anticipato i tempi delle compilation
"featuring" che presero vita un paio di anni pił tardi. Un gusto
tutto particolare conservano ancora oggi queste mini-opere che mi
consentirono di raggiungere traguardi a dir poco impensabili, facendomi
amare sempre di più un settore, oggi divenuto la mia più
grande soddisfazione di sempre. Il fascino di questo periodo passato
in una stanza a montare compilations va oltre gli immensi sforzi
nell'ottenere dei risultati positivi, in quegli anni infatti esisteva
collaborazione, complicità e quel poco ma sano antagonismo
che permetteva di migliorarsi confrontandosi. Sicuramente promotore
di questo affascinante scambio musicale e culturale tra DJ's fu
il tipo di supporto usato, la mitica cassetta con il suo lento scorrere
del nastro che permise le prime "distribuzioni locali" atte a farsi
conoscere. Le "TAPE-COMPILATIONS" furono prodotte dal
1990 al 1995 con l'uscita di ben 12 produzioni, una media di 2 compilation
l'anno, nelle quali è possibile sentire l'intero processo
evolutivo intrapreso in ben 5 anni di sacrificio e costanza, che
definì il mio stile facilmente identificabile nella OLD SCHOOL.
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