01- IN PRINCIPIO

Era il lontano 6 gennaio 1990 quando ricevetti per il giorno dell'Epifania, il mio primo stereo mangia-cassette. All'epoca andava di moda l'acid-music e pezzi come "Pump up the volume" "Theme from S-Express" "Beat Dis" "Jack To The Sound Of The Underground" continuavano a suonare per radio e discoteche nonostante fossero passati già 2 anni dall'estate 1988 ricordata come "The summer of love" dove termini come "Ibiza" "Amnesia" o status-symbol come lo "Smile", le bandane e le scarpe Converse allacciate ai piedi, fecero la storia d’ogni tempo. Qualche anno prima dell'arrivo del mio primo stereo mangia-cassette, mi ero avvicinato con imbarazzo all'informatica ed il mio VIC-20 fu l'artefice di un notevole odio nei confronti dei computer. Mentre tutti i ragazzini giocavano con il loro nuovo e fiammante Commodore 64, il sottoscritto non sapeva nemmeno caricare un solo gioco del VIC-20 inoltre possedevo solo una cassetta con 5 videogames... che dire, mi sentivo deriso e non ne volevo proprio sapere di quella scatola infernale, anche se però continuava ad attirarmi... Le mode musicali cambiavano molto velocemente lasciando spazio ai primi idoli tra i deejay, con trasmissioni dedicate alla musica dance, che spesse volte ottenevano ascolti superiori alle normali trasmissioni di routine. Era impossibile non accorgersene, il fenomeno techno era oramai nell'aria, bisognava far presto e non farselo sfuggire, prima che qualcuno un po' più sveglio, avesse ottenuto il successo perché promotore di nuove mode e stili. Si sa, chi prima arriva....

IMMAGINE TRATTA DAI NOSTRI ARCHIVI: (clicca per ingrandire)

* Anno di produzione: 1981
* Produttore: Commodore
* Modello: VIC-20
* Rom: 20 kb
* Processore (CPU): MOS 6502
* Ram: 5,5 kb
* Testo: 22x23
* Grafica: 176x184
* Colori : 24
* Audio: 4 voci
* Sistema operativo: BASIC

L'unica gioia e soddisfazione la ricevetti dalla radio, sognavo di diventare DJ o ancor di più uno speaker radiofonico, immaginare di avere di fronte a sé un microfono e potere attraverso le onde radio raggiungere distanze infinite, aveva un sapore indescrivibile, magico. A differenza degli altri ragazzini dediti ad ascoltare la solita RadioDeejay con il famoso Albertino nella trasmissione DeejayTime, io fin da subito divenni l'alternativo. Passavo intere giornate ad ascoltare una radio locale con il nome di "RadioAbanoNetwork" di Padova (futura BumBumNetwork) che, con lo scorrere degli anni, "sfornò" tantissimi "fenomeni" locali del triveneto, come MokaDJ (poi andato su ITALIA-NETWORK e produttore di numerose compilations nonché responsabile del leggendario locale OMEN FRANKFURT) Simone Baldo (ora direttore artistico di RadioStereoCittà)... ed altri ancora. In quegli anni andava di moda essere dei veri DJ nel senso proprio della PAROLA (D.J. abbreviazione di DISK JOCKEY ovvero giocherellone con i dischi, o più letteralmente "fantino dei dischi") la cui bravura si basava non sullo stile di musica proposto, al contrario di quello che accade oggi, ma sulla tecnica di mixaggio. Più un DJ era sciolto davanti ad un mixer proponendo mixati da capogiro, riuscendo le volte a creare dei veri e propri remix e nuove versioni con l'utilizzo dei soli dischi (un po' come si usa nei campionati DMC), e più questo era ritenuto un professionista. Nel mio caso l'ascoltare persone in grado di saper mixare a regola d'arte e la voglia di intraprendere la medesima avventura anche se sprovvisto di macchinari idonei, mi spinse a "sperimentare" una tecnica di mixaggio tutta particolare, basata sull'uso dei tasti PAUSE. Si esatto... proprio quelle dei registratori a cassette, niente di più semplice. Non si trattava quindi di un vero mixaggio, possiamo dire che i miei, erano più che altro montaggi, un po' come si usava fare negli studi di registrazione dell'epoca, dove il nastro delle bobine registrate veniva fisicamente "tagliato" per poi essere "montato" dal punto in cui si voleva far ripartire e proseguire la registrazione. Questi tagli-montaggi diedero vita alle parole oggi d’ampio uso... appunto TAGLIO e MONTAGGIO.... altro che uso di computer come accade oggi con l'era digitale!!! Iniziai quest'avventura quasi per caso. Un giorno mentre cercavo di eliminare i vari jingles trasmessi "quasi per dispetto" per noi "amici della cassettina" durante le normali trasmissioni radio (in modo così da ottenere una compilation casalinga priva di interventi vocali estranei alla musica) mi resi subito conto della mia bravura a farlo, continuai pertanto ad allenarmi nel tagliare e montare brani registrati su varie cassette e fantasticare come se fossi un vero DJ per poi passare a creare delle vere e proprie selezioni musicali e non più una semplice eliminazione di jingles e voci da mixati già fatti... ci doveva essere per forza di cose un sistema analogo al vero mixaggio, ed io l'avevo trovato.

 

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